29/10/14

Balliamo?

Ieri ho visto un video bellissimo.

Parla di una bambina che vuole iscriversi a un corso di danza, mentre il papà ha scelto per lei corsi di inglese, informatica, scacchi perché le apriranno un futuro. Mentre il papà le spiega tutto ciò che potrà avere seguendo quei corsi e sacrificando il suo essere bambina risate in sottofondo tipiche da serial americano.

I commenti che ho visto più frequenti che ho letto su facebook fanno riferimento ai bambini e alle bambine. Ma è possibile che non riusciamo a pensare a noi? O almeno alla nostra parte bambina che ancora oggi ci chiede di ballare invece che seguire corsi di perfezionamento, tutorial, indici di borsa etc...

Il video non ci insegna solo a ricordarci dei nostri sogni, ma ci parla dell'integrità di questi sogni. Sacrificarli vuol dire adattarci a una società che ci vuole schiavi, succubi di numeri e norme. Significa non dare importanza alla nostra fantasia, fino a ucciderla.

Abbiamo dei sogni?
Quanto dedichiamo a perseguirli?
Con che energia nutriamo i nostri sogni e le nostre aspirazioni?
A seguire le indicazioni di chi sa sempre cosa è meglio per noi rischiamo di non avere più tempo da dedicarci. Rischiamo di non avere più sogni. Rischiamo di non voler avere più sogni.

E rischiamo soprattutto di perdere la nostra integrità. Di lasciare che qualcun altro decida per noi.
Come potremo cambiare una società che non ci piace?
Dove troveremo la forza?

25/10/14

Une chambre à soi, encore!

Ieri è stato l'anniversario dell'uscita della prima edizione di Una camera tutta per sé di Virginia Woolf 


Da allora è passato tanto tempo, ma cosa è *veramente* cambiato per le donne che scrivono romanzi? Davvero le donne oggi hanno la possibilità di scrivere e di mantenersi scrivendo? Sicuramente per alcune donne si può dire che hanno a disposizione quel po' di soldi e quella camera tutta per sé, condizioni indispensabile per scrivere secondo Virginia Woolf.

Ma tutte le altre?

Come ci ricorda Virginia, infatti, il talento non si concentra solo in chi dispone di canali per poter arrivare a una pubblicazione, ma si può trovare in chiunque. Quindi dobbiamo trovare nuove vie per far ascoltare la nostra voce e non piegarci a quel riflusso di patriarcato che vuole sottomettere la nostra genialità a regole che ci opprimono.

"L'uomo non è il modello a cui adeguare il processo di scoperta di sé da parte della donna. L'uguaglianza è un tentativo ideologico per asservire la donna ai più alti livelli" scriveva Carla Lonzi negli anni Settanta.

Porre l'uguaglianza come obiettivo significa assumere una prospettiva limitata e limitante, ma dobbiamo continuare a rivendicare il nostro stare nel mondo e il nostro starci come piace a noi!


23/10/14

Quintessenza

Ci sono libri che cambiano la vita! 
Quanti saggi sono stati scritti sull'influenza delle fiabe che ci possono aiutare a guarire?
E quante persone quando arrivano Natale e i compleanni regalano dei libri?  

A volte capita che alcuni libri ci accompagnino nel corso della nostra vita perché ritornano sotto forma di citazione, di condivisione, spiraleggiano con noi in una dolce danza. 

Stasera ho voglia di condividere un libro che ho letto qualche anno fa e che mi è ritornato alla mente ieri mentre pensavo a un saggio che devo scrivere in un paio di settimane. Si tratta di Quintessenza di Mary Daly. Il mio amore per questa donna è nato grazie all'ammirazione per la sapienza nell'uso delle parole che - sotto forma di gioco - arrivano a noi e spalancano il nostro cuore e la nostra attenzione verso altre galassie. 

Mary invita le Donne Coraggiose a viaggiare in altre dimensioni. 
Mary ci ricorda che il nostro tempo non è né lineare né circolare, ma è a spirale, come la forma delle galassie dello spazio. Mary parla di Momenti di Coraggio che, compiuti, ci portano a saltare, come gli elettroni, fino a compiere il Salto Quantico. Come le stelle anche noi possiamo saltare di galassia in galassia. 
Possiamo farlo perché siamo Pure Lust. Dobbiamo farlo perché siamo circondate da terrorismo e necrofilia. E noi siamo portatrici di amore per la vita.

Se diventiamo consapevoli del nostro Pure Lust richiamiamo il Coraggio Oltraggioso di andare oltre una società patriarcale che ci sminuisce, ci riempie di paure e di esitazioni. Riscopriamo le nostre grandi potenzialità. Spiraleggiamo sopra un mondo che non è nostro. 

Del resto cosa abbiamo da perdere? Il patriarcato non ci dà niente. Morte, violenze, torture, stupri, povertà, stupidità... Non abbiamo niente da perdere. Ed è proprio in questa situazione che possiamo compiere Atti Rabbiosi e Coraggiosi tirando fuori tutta la nostra Ginergia

Facciamo una Rivoluzione piena di Spirito / Ispirante per le persone che ci vivono accanto e per quelle che verranno attratte nella nostra orbita. Diamo spazio alla nostra Brama Irrefrenabile di sapere / di conoscere / di partecipare alla Vita

Le Amazzoni, scrive Mary, agiscono con il doppio taglio del Coraggio Magnetico da una parte respingendo quelli che cercano di ostacolarci e dall'altra attirando Alleate Potenti che possano aiutarci. 

Che il nostro dolore non resti passivo. 
Che il nostro lamento diventi invettiva.
Nominiamo dolore. Nominiamo i retaggi patriarcali. Nominiamo gli oppressori.
Creiamo nuovi vortici di forza!

Ogni volta che possiamo trasformiamo il dolore e la tristezza in Rabbia o in qualche altra Passione Vulcanica. La pena, da sola, è passiva, laddove la Giusta Rabbia può spingerci all'Azione e alla Cre-Azione

La Giusta Rabbia crea Ginergia per Osare Grandi Balzi e l'Originalità Audace per Spiraleggiare in galassie lontane! 




17/10/14

Ciò che è nostro per destinazione (o del non perdere tempo inutilmente)

Gli ultimi giorni parigini li ho passati a letto, tra influenza e ciclo mestruale. Una bella depurazione. 
Evitato ogni contatto con l'esterno, tranne per i commenti letti e fatti su Facebook. 
E ho pensato. Molto. 

E devo ringraziare, come sempre alcune mie amiche. 

Una scrive: "Seguo talmente tante cose, lavori, progetti, che mi scoppia la testaaaaaahhhh"

Un'altra impiega il suo tempo in varie associazioni e progetti tutti interessantissimi e socialmente utili. E la preparazione di un esame universitario viene fatta ritagliandosi del tempo tra un'attività e l'altra. 

E ieri esce il call for paper per un convegno che mi interessa molto e che si terrà a settembre 2015 negli Stati Uniti. Inutile dire che aspettavo di sapere solo la deadline per scrivere l'abstract e incrociare le dita. Invece ci sono rimasta malissimo perché sul tema del convegno “Women, Labor, and Working-Class Cultures” non so proprio niente. O meglio di questo tema intersecato con il cinema muto italiano non so proprio niente. E così sono partite diecimila connessioni mentali al secondo per capire cosa poter proporre anche in base al tempo a disposizione, al fare una ricerca degna di chiamarsi tale e alle varie sottocategorie proposte. 

Poi a metà serata l'illuminazione. L'anno scorso grazie allo stesso convegno ero stata in Australia e avevo trovato il mio scopo, il tema della ricerca mio per destinazione come scriveva Simone Weil, e so bene che tipo di energia mi aveva accompagnato. Quindi la conclusione è che presenterò un abstract su un progetto intorno al quale voglio davvero lavorare perché non ha senso imbarcarsi in operazioni di facciata. Il nostro lavoro ha valore anche per ciò che muoviamo con esso. E la qualità del nostro lavoro dipende anche dall'energia che ci mettiamo dentro.  

Basta seguire progetti inutili per me, basta seguire persone che non mi danno buona energia solo perché questa è l'era della comunicazione e non possiamo non sapere. In tutta questa rin-corsa alle notizie rischiamo di perderci e comunque di perdere buona parte delle nostre energie che invece devono essere messe in ciò in cui crediamo davvero. E se per questo non verrò scelta, pazienza, rimanere fedeli a se stesse è la più grande partecipazione che posso mettere in atto.    



12/10/14

Lupacchiare è bello

Ieri sera mi è tornato in mano il libro di Clarissa Pinkola Estes Donne che corrono coi lupi

O meglio mi è tornata sotto gli occhi la versione digitale, che quando viaggi è molto più leggera e la schiena ringrazia.

Questo non è proprio un viaggio zaino in spalla ma è comunque un viaggio in un luogo sconosciuto e poco esplorato finora, così rileggere le Regole generali dei lupi per la vita non mi sembra fuori luogo. Eccole qui:




  1. Mangiare.
  2. Riposare.  3. Vagabondare.
  4. Mostrare lealtà.
  5. Amare i piccoli
  6. Cavillare al chiaro di luna.
  7. Accordare le orecchie.
  8. Occuparsi delle ossa.
  9. Far l'amore.
10. Ululare spesso





Ciò che possiamo fare per cambiare questa società è tirar fuori la nostra natura selvaggia
troppo spesso repressa in nome di un'etichetta, di un'educazione di facciata che ci reprime e ci opprime.


La nostra risorsa più importante è la creatività ma per ritrovarla e farla agire dobbiamo andare al centro di noi e riportarla in superficie.

11/10/14

Della Lontananza (o della Lucidità)

E' ormai una settimana che sono a Parigi.
Ed è tempo già di bilanci (ah quanto amo la mia mente di ragioniera...)

Scherzi a parte, è importante tener traccia delle consapevolezze che man mano arrivano altrimenti poi le si perde che come diceva Vasco Rossi in Una canzone per te "Ma le canzoni son come i fiori, nascon da sole e sono come i sogni e a noi non resta che scriverle in fretta, perché poi svaniscono e non si ricordano più".
Ciò che ho capito in questa settimana che poco è stata dedicata al lavoro al tavolino e molto alla ricerca *sul campo* accompagnando i miei genitori in giro per Parigi è tra i bisogni fondamentali delle persone c'è il viaggiare! Non voglio fare un elenco dei benefici del viaggio, che non deve essere una vacanza a cinque stelle in un villaggio anonimo o in un hotel di lusso ma un lasciarsi andare al Vagabonding, ma porre il problema del viaggio inteso a livello politico, risorsa dell'organizzazione mondiale della sanità o più semplicemente del sistema sanitario nazionale per guarire dallo stress o dal male di vivere, dall'apatia e dall'abbruttimento generale delle persone e tra le persone.
Voglio intendere il viaggio, l'allontanarsi dal tram tram quotidiano come un medicamento necessario che spinga a muovere risorse - monetarie e non - per creare la possibilità affinché tutte le persone possano godere di questa medicina senza controindicazioni. Anzi, penso che potrebbe avere molti effetti positivi:


1. Più consapevolezza del mondo che abitiamo (delle persone che lo abitano, delle culture, degli animali e delle piante)

2. Meno attaccamento al nostro modi di vivere percepito come naturale. Riconoscimento del fatto che è una costruzione culturale e come tale può essere cambiato

3. Meno attaccamento a ciò che possediamo o meglio crediamo di possedere (oggetti, persone, credenze)

 

4. Aumento della curiosità e della voglia di viaggiare per conoscere ciò che è differente da noi

5. Risparmio su spese come l'esercito e tutte le forze armate, inutili in un mondo che è percepito come uno e non divisibile in stati nazionali

6. Riduzione dello stress, dell'apatia, della tristezza e della rabbia

7. Aumento della solidarietà tra le persone, della voglia di migliorare il mondo che abitiamo

8. Aumento della lucidità su ciò che stiamo vivendo, capacità di staccarsene se non ci appartiene più, coraggio di prendere scelte che cambiano la nostra vita

9. Diminuzione delle spese sanitarie e degli ospedali, delle medicine e dei coaching




Mi sono limitata a indicare qualche possibile conseguenza poi ognuno vedrà gli effetti su di sé. Perché non bisogna aspettare che ci sia la società migliore, i governanti migliori, la situazione economica migliore per poter fare tutto ciò. Dobbiamo crearci le nostre possibilità e andare, provare, tentare, realizzare i nostri sogni. L'universo ci sostiene. Ma dobbiamo essere noi i primi e le prime a crederci altrimenti chi crederà in noi e nei nostri sogni?




Nel favoloso libro La prima radice Simone Weil parla di bisogni irrinunciabili per ogni uomo e ogni donna tra cui la bellezza proponendo gite aziendali. Ecco io sono più a favore di politiche del genere che di un reddito di cittadinanza che si configura come "dare dei soldi" e basta, non investendo sul benessere psicofisico delle persone e della società in generale. 

06/10/14

A proposito di rivoluzione


Sempre più spesso mi chiedono quanto servano le condivisioni su facebook. 
Tanto clamore per delle notizie poi in qualche giorno anche gli ultimi echi si spengono. 
A volte la condivisione è più per sentirsi dalla parte *giusta* che per ragionare davvero su un avvenimento. 
E comunque da molte condivisioni nascono liti che diventano diffamazioni che possono poi avere degli strascichi legali. 

Nello stesso tempo, tuttavia, condividere delle azioni e delle notizie diventa anche un modo per sostenerle. 
Creare una cassa di risonanza permette di farle girare e portare queste notizie a chi non ne sa nulla. E magari in cuor suo vuole sapere. Diventiamo un canale, una testimone. 

E allora mi sembra il minimo condividere l'evento di una mia cara amica che ha deciso di far diventare la presentazione del libro di Heide Goettner Abendorth, Le società matriarcali un seminario, un luogo di discussione, di trasmissione e di elaborazione di pensiero e conoscenza di altri modi di vivere. Più egualitari. Più liberi. 


Questo il testo dell'invito al seminario che si terrà il 15 ottobre 




La filosofa tedesca Heide Goettner Abendroth, ha ri-pensato e ri-definito le società matriarcali dimostrando come esse siano società in equilibrio,  politicamente orientate all’uguaglianza e alla pace. La studiosa nella sua trentennale ricerca ha messo fine al pregiudizio ideologico che per secoli ha marchiato i matriarcati come i luoghi, immaginari e non, in cui “comandano” le donne.imbrigliati 
In questo seminario verranno discussi i principi filosofici sui quali si fondano le società di pace matriarcali, analizzando quelle tuttora esistenti  e quelle del passato. I Moderni Studi Matriarcali offrono a donne e uomini spunti di riflessione e di ricerca per una nuova etica e una nuova politica, fondate su una visione olistica e mutuale dell’esistenza.
L’incontro vuole essere anche un’occasione di confronto e  dibattito.
Il seminario prevede una durata di 4 ore, dalle h. 18.00 alle h.22.00, con mezz’ora di pausa per un breve spuntino. All’insegna della convivialità chiediamo di portare cibo e bevande da condividere, piatto, posate e bicchiere da casa, per evitare l’uso della plastica.
Per chi viene da fuori, è possibile alloggiare presso il residence di Villa 5, situato sopra la sala del seminario. Info e contatti per la sistemazione: Susanna 348 2803467
Per raggiungere Villa 5, visitare il sito www.villa5.it. Con la metro, scendere a Fermi e proseguire a piedi in direzione del parco. Ampio parcheggio per auto.
Per partecipare è richiesta la prenotazione e un contributo di  25 euro per socie e soci/ 35  euro per chi non è in possesso della tessera associativa.
INFO E PRENOTAZIONI
http://www.associazionelaima.it/
 MAIL  info@associaizonelaima.it
tel. 340 62 20 363

Partecipate perché:
matriarcato non è contrario di patriarcato
uomini e donne non sono imbrigliati in una lotta tra i sessi
uomini e donne hanno desiderio di vivere in una società che non li opprime con costruzioni culturali e stereotipi
potremo conoscere società che vivono ora e vicino a noi in un modo più egualitario
avremo conoscenza di strumenti che ci permettano di cambiare la nostra società

e tanto altro ... 

XI Non attendere. Se vuoi fare una cosa, falla e basta

Oggi primo giorno parigino. Sveglia non troppo presto e colazione. Il tempo non è dei migliori, ma poi si rasserena. Ci sono i miei genitori per questi primi giorni, quindi un po' di ore le voglio trascorrere a fare la turista con loro.
Avevo detto "quando sarò a Parigi mi dedicherò solo alla ricerca" e già contravvengo a questa dichiarazione. Tuttavia mentre la mamma prepara il pranzo decido di guardare i corsi dell'EHESS e di scrivere qualche mail per capire se i prof mi accolgono nei loro corsi, hanno indicazioni bibliografiche e qualche notizia in più rispetto alle schede presenti in internet.

Poi esco e iniziano i giri per Place de la Concorde, il Louvre, Place Vendome etc etc.
Solo a casa ho il wifi quindi mi rilasso all'idea che difficilmente ci saranno sms in arrivo, aggiornamenti di stato di facebook o messaggi di whatsapp a distrarmi dal mio presente.

Quando torno a casa tra le varie mail leggo quella della prof. del seminario di Storia sociale dei femminismi tra XIX e XX secolo che oltre a darmi notizie sulle sue lezioni mi chiede se posso fare una lezione sul femminismo italiano. A parte rimanere perplessa su cosa dire - io che proprio da quello torinese me ne sono voluta andare via in questa trasferta parigina - sono rimasta colpita da questa richiesta!

E allora mi viene da scrivere che veramente l'universo sostiene ciò che noi desideriamo! ma sostenendolo ci chiede di fare un primo passo, osare, tentare di realizzare i nostri sogni!
Troppo spesso ci fermiamo davanti alla paura del fallimento, della derisione, della sconfitta. E invece proviamo a pensare che tutto sia semplice, che ce la possiamo fare, che il nostro desiderio è già realtà, l'ottimismo ci aiuterà a realizzare i nostri sogni meglio e più velocemente!

04/10/14

From Paris With Love

La borsa di studio che sto portando avanti prevede un soggiorno a Parigi per i prossimi sei mesi. 

Così ho deciso di spostare qui la mia vita e il blog! Impegnandomi a scrivere di più. 

Perché in questi mesi ho pensato pensato pensato tanto, ma poche volte ho scritto. 

Il che è un male se poi non si condivide anche attraverso lo strumento del blog! 

Oltretutto in questo periodo sono stata così avvolta dall'amore e dall'energia positiva, che in molti casi diventa vera e propria rivoluzione sociale, culturale e politica (senza mettere di mezzo i partiti!!!), che sarebbe davvero un peccato non condividerla, donarla e farla agire nella rete!

Così rieccomi e che questa avventura parigina mi riservi tante sorprese da poter condividere con voi!