11/05/13

La piantagione è libera: il raccolto... obbligatorio

Ieri sera una mia amica parlava dei suoi problemi di vista. La vista diminuisce con l'età. Non per tutti e per tutte ma sostanzialmente accettiamo la decadenza fisica e l'intorpedimento dei sensi come segno dell'età che avanza. Le dicevo che secondo me siamo troppo portate a dimenticare il ciclo delle stagioni con cui la vita ogni anno ci ricorda che tutto ciò che è destinato a morire, rinasce.

Incredibilmente rinasce. Forse c'è qualcosa di più che possiamo fare. Le facevo questi esempi, basati sulle espressioni che di solito utilizziamo per spiegare le difficoltà con le persone "non ti posso vedere", "mi sta sullo stomaco", ... così possiamo pensare che sia un gran potere quello che ci viene dato di agire sulla nostra consapevolezza e provare ad amarci di più. A odiare di meno. A perdonare chi ci fa del male. A chiedere perdono alle persone a cui facciamo del male.

Stamattina ho trovato questo post ... che la dice lunga sulla nostra connessione con l'universo!!!

"Il raffreddore si secca quando il corpo non piange.
Il mal di gola si manifesta quando non è possibile comunicare le proprie tristezze.
Lo stomaco brucia quando i problemi non riescono ad uscire.
Il diabete ti invade quando la solitudine fa male.
Il corpo ingrassa quando l'insoddisfazione ti tartassa.
Il mal di testa ti angustia quando i dubbi aumentano.
Il cuore desiste quando il senso della vita sembra finire.
L'allergia appare quando il perfezionismo diventa intollerabile.
Le unghie si spezzano quando le difese vengono minacciate.
Il petto si comprime quando l'orgoglio ti schiavizza.
Il cuore subisce un infarto quando sopraggiunge l'ingratitudine.
La nevrosi ti paralizza quando "il bimbo dentro" diventa un tiranno.
La febbre brucia quando le difese abbattono i confini dell'immunità."


La piantagione è libera: il raccolto ... obbligatorio. Ciò che piantiamo è ciò che raccoglieremo ... prima o poi!