30/10/17

Linda Nochlin arte e femminismo


Ieri è morta Linda Nochlin l'autrice del saggio Perché non ci sono state grandi artiste? (1971 !!!!!!!)

Perché questo saggio è/è stato così importante? 


Linda Nochlin dimostra nel suo saggio come per secoli le strutture istituzionali e sociali hanno reso impossibile per le donne raggiungere l'eccellenza artistica o il successo sullo stesso piano degli uomini, indipendentemente dalla potenza del loro talento o della loro genialità.


Altro punto fondamentale: Linda Nochlin interroga come la "grandezza" stessa sia stata formulata e valutata sul punto di vista maschile bianco occidentale, inconsapevolmente accettato come punto di vista dello storico dell'arte. 



E' grazie a questo sguardo femminista e libertario che noi oggi possiamo ricostruire la genealogia con le artiste e decostruire ciò che viene ancora riconosciuto come "maestro", "grande artista", "genio" 

26/10/17

Una mostra incredibile!

Il mio lavoro di ricerca sulle artiste che hanno abitato la storia dell'arte (366, 1 per ogni giorno dell'anno) diventerà una mostra che durerà per tutto il 2018. 

Un weekend al mese nella sede dell'ex biblioteca di Pedrengo (Bg) verranno esposte le stampe dei quadri del mese di riferimento. 

Essendo una mostra totalmente autoprodotta (il Comune di Pedrengo fornisce gratuitamente la sala) e dagli obiettivi grandiosi (ri-dare visibilità a queste grandi artiste e alla loro produzione, creare iniziative a cascata che incidano sulla narrazione della storia dell'arte) voglio coinvolgere fin dall'inizio più persone possibili. 

E lo voglio fare perché credo fortemente che la Storia delle Donne sia una fonte di ricchezza per tutte e tutti 






14/10/17

Harvey Weinstein e la storia del cinema

In questi giorni continua a far scalpore il caso Harvey Weinstein. Molte dive di Hollywood hanno accusato il noto e potente produttore cinematografico di molestie sessuali, stupri, etc etc. In Italia ne ha parlato anche Asia Argento con tutta la serie di polemiche e le critiche che - solitamente - accompagnano questi casi. 
Io vorrei dire la mia come donna che ha fatto varie ricerche sul cinema muto italiano - 100 anni fa, per dire che il patriarcato è duro a morire e si rinnova di generazione in generazione.
Voglio condividere due passaggi di altrettanti libri che sono tra i più citati (anche da donne) quando si parla di donne e cinema muto italiano. 
Citati per varie ragioni: ci sono poche fonti, si preferisce citare usando aggettivi qualificanti per qualificare il proprio lavoro etc etc io li ho usati criticamente in vari saggi che ho presentato ad altrettanti convegni perché credo che l'ambiente e l'atmosfera in cui le donne vivono agisce su di loro (cit. Virginia Woolf )
Per molti intellettuali del tempo c'è uno stretto legame tra donna che lavora, diva e prostituzione che oggi rimane anche in molte delle persone che stanno commentando questi fatti.

Ottorino Modugno Le donne mute “due sono le strade dalle quali le donne mute sono giunte al cinematografo: dal teatro e dal nulla... Queste ultime si sono create nel loro cervellino questo quesito: per fare del... cinematografo occorre essere mute poi belle e poi sapere voluttuosamente eseguire tutte quelle svenevolezze che sono parte integrante della civetteria femminile”.



 Francesca Bertini                         Diana Karenne


                                                               Lyda Borelli









Tito Alacci Le nostre attrici cinematografiche “per l'interprete di sesso femminile il requisito capitale è la bellezza: requisiti necessari, ma non capitali, sono la variabilità, l'adattabilità, la naturalezza, la diluibilità psichica e l'eleganza. Il vantaggio è sempre delle più giovani perché col procedere dell'età si perde la spontaneità. Delle attrici perfette si potranno trovare tra le donne al di sotto dei trent'anni, difficilmente al di sopra. È tutto il contrario di ciò che si verifica nelle altre forme d'arte: perché dovunque si richiedono studi, pratica, esercizio e perseveranza, e ciò per procurarsi una personalità propria: mentre in cinematografia la personalità deve eclissarsi quanto più possibile, per dar posto solamente alla figura.”

23/12/16

IspirAzioni di Lettura

I giorni che segnano la fine di un anno e l'inizio del successivo si accompagnano sempre a grandi propositi. Io non sono da meno e vorrei farmi una lista dei libri da leggere assolutissimamente nel 2017. Quei libri che ti cambiano la vita o la prospettiva che sulla vita abbiamo. 

Ne avete qualcuno da consigliarmi? 

Io - a mia volta - vi voglio consigliare Andare Altrove di Cristina Balma Tivola un libro di vita e viaggi meravigliosissimo. E dopo la lettura - tutta d'un fiato o quasi - ho scritto queste frasi per onorare queste pagine e la sua autrice. 

Andare altrove non è un semplice libro di racconti di viaggio tra l'Italia, il sud della Francia e la penisola iberica. È molto di più. 
È un Atto di Coraggio. Atto di Coraggio perché Cristina Balma Tivola in queste pagine scrive di cose nascoste, dei suoi sentimenti, della sua visione del mondo e dei rapporti umani e apre/segue un percorso originale quello di mescolare la sua visione di antropologa a quella di donna in viaggio da sola, alla ricerca di nuove Ispirazioni, Contaminazioni e Incanti. I suoi viaggi e gli incontri lungo il percorso sono tutti guidati dal Desiderio, dalla Brama di Vivere e Creare Qui e Ora. Non solo. Il Coraggio di cui il libro è permeato diventa Magnetico perché ogni Vero Atto di Coraggio irradia un'Attrazione che è Rilevante e Contagiosa, Reciproca e Stimolante, Piena di Spirito e Ispirante. 
In Andare Altrove sono disseminate – a volte nascoste a volte esplicitate – moltissime opportunità originali di vita. Cristina Balma Tivola e i suoi compagni di percorso – che siano amicizie di lunga data o «incontri casuali» – ci offrono una Re-Visione del tempo e ci spingono a oltrepassare quei vecchi retaggi di sistemi gerarchici – diffidenza, vecchie divisioni di razza, classe e nazionalità – che ancora troppo spesso riemergono negli stereotipi attraverso cui guardiamo lo Sconosciuto, il Diverso, l'Altro. I racconti che compongono Andare Altrove ci spingono a Osare e ci forniscono illimitata energia per i nostri Grandi Balzi, ricordandoci che in ogni momento siamo libere e liberi di agire con Coraggio e che i nostri atti di Coraggio – a loro volta – sono Rilevanti, Contagiosi e Ispiranti.

Avete da consigliarmi dei libri in cui il Coraggio sia altrettanto Contagioso e Ispirante?

22/12/16

Pace non significa "solo" assenza di guerra

Su Jane Addams davvero si è scritto troppo poco. 


Questo è un suo pensiero sulla questione guerra - pace: 

*Per Pace non si intende semplicemente assenza di guerra, ma il dispiegamento di tutta una serie di processi costruttivi e vitali che si rivolgono alla realizzazione di uno sviluppo comune. La Pace non è semplicemente qualcosa su cui tenere congressi e su cui discutere come se fosse un dogma astratto. Essa assomiglia piuttosto ad una marea portatrice di sentimenti morali che sta emergendo sempre di più e che piano piano inghiottirà tutta la superbia della conquista e renderà la guerra impossibile.*


Jane Addams aveva il sogno di un mondo unito, un mondo nel quale tutte le persone potevano portare il loro contributo, esprimere il proprio talento, avere voce in capitolo. 

Io credo che questo sogno rivive ogni volta che noi facciamo qualcosa, compiamo un'azione, realizziamo un nostro desiderio, andando al di là delle convenzioni sociali e di ciò che ci dicono essere giusto o sbagliato. Al di là delle grandi potenze, dei grandi uomini, c'è la libertà di autodeterminazione! 

21/12/16

Dove stanno andando a finire i diritti umani?

Oggi si celebra il solstizio di inverno.
Un momento magico perché dopo il periodo di buio la luce torna a crescere nelle nostre giornate.

E io voglio celebrarla con due notizie che mi hanno colpita molto questa mattina.

La prima è la sentenza della Corte Costituzionale nella quale la Corte si esprime a favore dei diritti umani e contro il pareggio di bilancio. Ossia il diritto di alcuni disabili a vedersi erogato un servizio di trasporto, tagliato per "ragioni di bilancio" dalla Regione Abruzzo.

Come è possibile che il diritto di queste persone sia messo in secondo piano da un pareggio di bilancio? Ma soprattutto come è possibile che non si veda in questo servizio qualcosa di più che un semplice costo?

La seconda notizia si riferisce all'(ennesimo) articolo che traccia una condizione dei lavoratori e delle lavoratrici della logistica in Italia. Dopo H&M ecco l'inchiesta su Amazon. Mi viene in mente il meraviglioso lavoro di ricerca sul campo che Simone Weil fece negli anni Trenta quando decise di andare a lavorare alla catena di montaggio della Renault. Potete leggere il suo resoconto (comprensivo non solo del lavoro svolto ma anche delle emozioni legate al lavoro, agli orari, alla catena di montaggio) nel libro La condizione operaia.

Ora mi chiedo possiamo noi intervenire in qualche modo per cambiare questa perdita di orientamento sul valore e la difesa dei diritti umani? Sì certo possiamo sempre fare qualcosa anche se ci sembra che i massimi sistemi siano altrove, che le decisioni le possiamo solo subire. Mi viene in mente ciò che fecero nel 1915 alcune donne tra cui il premio Nobel per la Pace 1931 Jane Addams con la loro marcia a favore della fine della Prima Guerra Mondiale. E dico sì possiamo fare, anche se sembra poco o ininfluente. Possiamo sempre scegliere di agire per il bene e per la pace.

15/12/16

Impara l'arte e mettila da parte

Una delle polemiche più recenti tra le varie fazioni politiche a Torino è quella che riguarda i turisti che non sono andati a visitare i Musei Civici.

La causa? L'offerta poco accattivante, perché comunque Torino nei giorni del ponte dell'Immacolata ha registrato molte presenze turistiche.

E allora giù coi dati. Ed ecco il problema principale:

Reggia di Venaria  27.944 

Museo Cinema 14.500 ingressi

Polo Reale, inclusi i fan della mostra di Toulouse Lautrec: 12.000

Fondazione Musei 8.250 ingressi (così suddivisi: 4.200 a Palazzo Madama, Mao 1.600 e alla Gam 1.300 e Borgo Medievale 1.250 persone)

quindi via con le polemiche perché alla Gam ci doveva essere la mostra su Manet (che avrebbe attirato sicuramente più visitatori rispetto alla mostra attuale dedicata a Carol Rama)


E via le contropolemiche dicendo che - dati alla mano - i turisti ci sono in città e quindi va tutto bene. I numeri danno ragione all'Amministrazione. 

Tuttavia io penso che non siano i ricavi a giustificare o meno la validità di una mostra o il dire se è un successo oppure no. Le mostre offerte gratuitamente - rendendo beneficiarie pure quelle persone che non si possono permettere il biglietto di entrata - sono forse meno importanti? 

Io apprezzo questo tentativo di depatriarcalizzazione dell'arte e quindi evviva Carol Rama (!!!!) che è molto più importante per Torino rispetto a un Manet qualunque (!!!) D'altronde le persone vanno a vedere Manet e gli altri pittori perché sono già conosciuti e allora chi cura le mostre che tipo di ricerca fa? Almeno proponesse una mostra di Berthe Morisot che non è stata solo una modella, una musa, ma anche una grande pittrice.

Depatriarcalizzazione della storia dell'arte con più mostre su pittrici e artiste e demercatilizzazione della cultura ossia sottrarre la cultura al mercato. Non tutto può essere dato solo se si paga un biglietto di ingresso. E soprattutto da chi amministra una città mi aspetto questo tipo di ragionamento.

10/12/16

Tanti auguri Emily

Oggi è il compleanno di Emily Dickinson.

Per celebrarla ho scelto di condividere una delle sue poesie che preferisco, in cui veramente abita e agisce la possibilità di pensarci come vogliamo. Forse questa è una delle libertà più importanti di cui disponiamo e - al contempo - una delle libertà che troppo spesso deleghiamo alle altre persone.

Lo faccio anche come invito a non lasciarsi sempre definire dal denaro - in generale - e in particolare perché negli ultimi giorni le polemiche sul partito del vitalizio e sul maglione di Agnese Renzi mi hanno pensare a quanto è grande il pericolo che il possesso di denaro sia il modo più immediato per definire le persone e autodefinirsi.



L'Esterno - dall'Interno
Deriva la sua Grandezza -
È Duca, o Nano, secondo
Com'è il carattere centrale -
Il sottile - invariabile Asse
Che regola la Ruota -
Sebbene i Raggi - ruotino - con più evidenza
E spargano polvere - nel contempo.
L'Interno - dipinge l'Esterno -
Il Pennello senza Mano -
Il suo Quadro espone - preciso -
Così com'è il Marchio interiore -
Sulla sottile - Tela delle Arterie -
Una Guancia - magari un Ciglio -
L'intero segreto della Stella - nel Lago -
Gli occhi non erano destinati a conoscere.




Anche se fanno di tutto per farcelo scordare, ricordiamoci sempre che noi abitiamo le possibilità


 

09/12/16

Trovare IspirAzioni ovunque


Oggi in una libreria del centro di Torino ho trovato questo libro: il Metamorphosis insectorum Surinamensium di Maria Sibylla Merian.



La Storia di Maria Sibylla Merian è racconta in un meraviglioso libro - Donne al margine di Natalie Zemon Davis. In questo libro Zemon Davis scrive la biografia di tre donne molto diverse tra loro (diverse per confessione religiosa) ma appartenenti tutte alla storia moderna (sono donne del 1600 circa). 
    



Maria Sibylla è una pittrice e una botanica tedesca. La sua storia è un insieme di ispirAzioni incredibili per il desiderio di ogni persona. 

Ogni tanto penso che dovremmo allenarci a desiderare di più e a credere nella Magia del Desiderio e nell'attrarre ciò che desideriamo. 



Lei stessa scrive nell'Introduzione al libro citato sopra


In gioventù mi dedicai a ricercare insetti: cominciai con i bachi da seta nella mia città natale di Francoforte. Osservai poi che essi, come altri bruchi, si trasformavano in belle farfalle notturne e diurne. Questo mi spinse a raccogliere tutti i bruchi che potevo trovare per osservarne la trasformazione. Ma, per disegnarli e descriverli dal vero con tutti i loro colori, ho voluto esercitarmi anche nell'arte della pittura.








Ciò che trovo interessante è che la Merian si dedica agli interessi nonostante l'immaginario negativo del tempo. In una concezione che risale ad Aristotele, infatti, gli insetti sono considerati beste diaboliche risultato di una putrefazione. Nel suo laboratorio, invece, Sibylla scopre la metamorfosi dei bruchi in farfalle. E questa sua passione, negli anni successivi la porterà fino in Suriname dove raccoglierà e dipingerà piante e insetti ancora sconosciuti in Europa. 


In un periodo nel quale occuparsi di insetti non era visto di buon occhio - come non lo era il viaggiare da sola o il dedicarsi alla pittura - Maria Sibylla Merian ci insegna a seguire i nostri desideri e a non lasciarci catturare dagli stereotipi dei nostri tempi.