13/01/13

Una divagazione: della paura dell'amore

Molto spesso quando ci piace una persona iniziamo a idealizzarla e sentiamo di essere inferiori. Perché una persona che nella nostra mente è così interessante, speciale, bella dovrebbe interessarsi a noi? Ma ci sono anche situazioni contrarie. Situazioni in cui noi siamo troppo. E l'altra parte della coppia ci rifiuta. Per paura, per timore di non essere all'altezza – sempre frutto di una costruzione mentale. Mi sono ricordata di una scena tratta da Notting Hill



William “Anna senti io sono un tizio con un decente equilibrio e con poca disinvoltura in amore ma... posso dire di no alla tua gentile richiesta e smetterla qui?”

Anna “Sì... benissimo... ma certo... io … ma certo. Bene. Me ne devo andare. È stato bello vederti”

William “La cosa è che con te corro un grosso pericolo. Sembra essere perfetta come situazione, a parte quel tuo brutto carattere, ma... il mio cuore è relativamente inesperto, ecco... ho paura che si riavrebbe se venissi ancora una volta messo da parte, cosa che assolutamente mi aspetto che accada.
Vedi ci sono tante, troppe foro di te. Troppi film. Tu mi lasceresti e io rimarrei … fregato … per dirla tutta”

Anna “E' un no bello deciso, vero?”

William “Io vivo a Notting Hill, tu vivi a Beverly Hills. Tutto il mondo sa chi sei, mia madre ha difficoltà a ricordare il mio nome”

Anna “Bene... bene... ottima decisione... ottima decisione. La faccenda della fama non è una cosa reale, sai? E non dimenticare che sono anche una semplice ragazza che sta di fronte a un ragazzo e che gli sta chiedendo di amarla...
addio”.

Anche il poeta William Carlos Williams parla di queste paure e in questi versi accosta la bellezza alla morte e alla paura:

più che la morte,
la bellezza è temuta più che la morte,
più di quanto essi temano la morte.

E se riuscissimo a vederci semplicemente come delle persone che hanno voglia di vivere dei desideri invece di stare nelle nostre paure e di farci dirigere da loro nelle [non] scelte che facciamo? Riusciamo a immaginare quanto i nostri desideri appagati migliorerebbero il mondo? Quanta energia positiva si libererebbe da noi e andrebbe a liberare altre persone?

2 commenti:

Minerva ha detto...

Io ho chiuso il mio blog ma tu più che degnamente sembri continuare ciò che ho iniziato! Dovrei far leggere questo post a qualcuno che so io, oltre tutto ;-)

Aurora Leigh ha detto...

eh mia cara molte persone dovrebbero iniziare a sostituire le loro letture con altre più sane :) per il tuo blog chissà io sono per la circolarità dell'esistenza, per il muori e rinasci, non per il tempo lineare ... ;)