15/02/13

Il corpo sa tutto [o di certo molto più di noi]


In questi giorni non sto molto bene. Fisicamente e psicologicamente.
Una mia cara amica è in ospedale. Un'operazione difficile, una ripresa che si preannuncia difficoltosa e non così lineare come ci si aspettava o si sperava.
L'altro giorno sono stata a trovarla in ospedale. Ciò che mi è rimasto più addosso è stata la sensazione di fragilità.
Ed è come se la sua fragilità abbia fatto emergere la mia. Non posso dire che c'è un problema in particolare che mi fa star male in questo periodo, ma è tutto un insieme di situazioni – sociali, relazionali, lavorative – che cerco di tenere sotto controllo e che poi ogni tanto esplodono.

Probabilmente il mio corpo vedendo l'estrema fragilità del corpo della mia amica ha capito che era il momento di inviarmi dei segnali. Così voglio dare un altro significato alle quelle che spesso sono catalogate come “malattie di stagione”. Perché sì certo chi non ha avuto un semplice raffreddore in questi mesi? Chi non si sente un po' stanca, debilitata, infreddolita, in questo periodo? Chi non avrebbe voglia di andare lontano, di staccare la spina, di rendersi invisibile per un po'? Chi non ha mai sofferto per una persona che non ti concede/dona le attenzioni che vorresti?

Ciò che mi fa riflettere in modo diverso, che mi spinge a cercare una risposta più profonda al malessere di questi giorni è che il raffreddore si accompagna a episodi di epistassi. Ho deciso quindi di cercare il significato simbolico della perdita di sangue dal naso.

Partiamo dal presupposto che ci sia una correlazione tra il sintomo e la causa profonda di una malattia e che la possibilità di arrivare a queste cause profonde possa dare il via ad un vero e proprio processo di autoguarigione. In questo caso non è molto importante la gravità della malattia, ma capire quanto il nostro corpo sia un alleato, uno specchio, che ci rimanda all'esterno le nostre emozioni interiori – nascoste, temute, profonde.

Un altro presupposto fondamentale ci allontana dall'idea moderna del corpo come macchina: ogni parte, ogni organo del corpo umano hanno un ruolo preciso nel mantenimento, nell’adattamento e nella protezione dell’intero organismo.
Conoscendo la simbologia del corpo siamo in grado di decifrare meglio le manifestazioni di squilibrio. In uno dei possibili significati simbolici il naso rappresenta il fiuto. E fin qui ci sta – quante volte associamo il naso al fiuto – quando si parla di cani, per esempio, è naturale.
Vado avanti. Si parla di difficoltà a respirare attraverso il naso. Le mie sono difficoltà occasionali: legate al fatto di chiedersi se siamo perfetti – non possiamo sopportare l'odore delle nostre mancanze, delle nostre incompetenze, perché temiamo la critica o il rifiuto.
In questi giorni non ho solo difficoltà a respirare, ma un vero e proprio raffreddore. Il raffreddore può essere la manifestazione di una grande stanchezza che ci obbliga a un periodo di riposo, ma può essere anche associato a confusione di pensiero: non si sa più dove sbattere la testa. La cosa può riguardare il nostro lavoro, può darsi che ci chiediamo: ce la farò a vivere con questo lavoro? Non sarebbe meglio che lo lasciassi? È il momento buono? Non sarà proprio questa, la soluzione? Tutto è confuso, non sappiamo che pesci prendere.
Direi che ci siamo.
Aggiungiamo l'epistassi. Il sanguinamento dal naso rappresenta una perdita di gioia nella nostra vita perché non ci sentiamo accettati così come siamo. Nel mio sangue, il sangue esce esclusivamente dalla narice destra, che per una destrimane, riguarda la dimensione affettiva, legata al fatto di non sentirsi desiderati o abbastanza amati. [per i mancini è il contrario]
Leggo queste righe. Ci rido. Poi ci penso. Effettivamente non mi sembra molto lontana dalla situazione che sto vivendo, dai pensieri che faccio. Spero almeno di aver innescato il processo di autoguarigione.



12/02/13

Iniziare bene la giornata ...

... con un bacino sulla fronte!!!





è meraviglioso!
è dolce!
è inaspettato!
non è scontato!

buona giornata dunque !!! 

10/02/13

La solidarietà femminile, un tesoro culturale e politico

Siamo in tempo di elezioni ... ma dai? mica ce ne eravamo accorte ... non si può più guardare la televisione, camminare per le città, interagire su facebook o altri siti senza essere investite da un inquinamento visivo e uditivo di candidati e candidate che richiedono la nostra attenzione per avere il nostro voto. 

Una delle novità di queste elezioni sono **** le donne **** 
Ci rendiamo conto? Più della metà della popolazione è considerata una novità il che la dice lunga sull'attenzione che il potere politico pone alla società di cui dovrebbe essere espressione. 

Sappiamo già che cosa penso rispetto ai partiti politici - vedete il post sul manifesto di Simone Weil e la soppressione dei partiti politici, appunto - tuttavia visto che mi pare lontana questa possibilità - e non basta cambiare i nomi per cambiare la sostanza delle cose [quindi per me anche i movimenti, collettivi, etc etc sono sostanzialmente partiti perché replicano la struttura piramidale del potere]. Il mio contributo attivo sarà quindi quello di dare qualche indicazione alle donne e agli uomini per cambiare il modo in cui gestiscono il Potere 


Le donne credono che ascoltare e sostenere l'altra persona sia uno dei modi fondamentali attraverso cui si manifesta l'amore. Sentono che in un rapporto personale è fuori luogo essere competitive, distanti o emotivamente non in sintonia. La capacità di osservazione e di ascolto dei sentimenti interiori degli altri è una risorsa culturale enorme. I rapporti interattivi, che si fondano su tali capacità, rappresentano un buon modello per tutte le relazioni e anche per le istituzioni politiche e sociali;tuttavia si tratta di abilità potenzialmente pericolose per le donne in un rapporto personale non paritario in cui i loro bisogni emotivi non vengano appagati, per esempio quando un uomo fa il divo e la donna viene relegata a un ruolo secondario. 

La disponibilità femminile è stata tanto ridicolizzata che oggi, purtroppo, molte donne cercano di reprimere questa e altre qualità a causa della grande pressione esercitata dalla società. Si pensi a situazioni come quelle che si verificano, per esempio, nel mondo del lavoro, dove si chiede loro di assumere un comportamento "più maschile" di "controllare i propri sentimenti", di "non parlare troppo", cioè di essere "assertive" per usare una parola oggi in voga. 

Non staremmo tutti molto peggio se le donne non mettessero più a disposizione le loro qualità relazionali, quali la capacità di essere premurose, di sostenere l'altra persona e di prendersene cura, di giocare ad essere "lievi"?Invece di ridicolizzarle, la società dovrebbe apprezzarle. Gli uomini dovrebbero imparare a essere più affettuosi, a divertirsi di più e ad essere più aperti, più muliebri, meno rigidi e ipnotizzati dalla competizione maschile.

[Shere Hite - La solidarietà femminile, un tesoro culturale]

08/02/13

Tocchiamoci [sempre a proposito del contatto fisico]

CHE TIPO DI CONTATTO FISICO PIACE ALLE DONNE?

DORMIRE INSIEME

"Il mio amante e io stiamo molto vicini fisicamente anche se non abbiamo rapporti molto spesso. Dormiamo nudi e abbracciati tutte le notti, facciamo la doccia insieme, ci baciamo, ci abbracciamo,ci accarezziamo, ci tocchiamo, ci morsichiamo sempre."

"Mi piace molto toccarci,dormire vicini e svegliarci la mattina dopo ancora insieme. Uniti. Ho dormito in questo modo con due miei grandi amici, ed è stato meraviglioso."

"Le carezzze sono molto importanti. Dormo rannicchiata insieme alla mia migliore amica e lo facciamo da sei anni, anche se non abbiamo alcun rapporto sessuale(per decisione sua non mia)."

"Adoro abbracciare e toccare completamente una persona. Adoro rannicchiarci insieme a letto schiena contro torace. Mi piace moltissimo dormire con la mia bambina, stringerci, strofinarle la schiena o farmela strofinare da lei."

STRINGERSI FORTE

"Stare sdraiati ben stretti dà una sensazione meravigliosa-una specie di abbraccio di tutto il corpo. Mi piace stare sdraiati in questa posizione con i due corpi che si toccano tutti."

"La mia migliore esperienza sessuale è stata un lungo abbraccio con un ragazzo della mia età (ho sedici anni) con molto calore. Non è stata una cosa tanto sessuale,quanto un'espressione di grande felicità."

"E' bello stare nudi insieme,il contatto completo,dalla testa alla punta dei piedi!"

"L'abbraccio che coinvolge tutto il corpo per me è molto importante. E' bello stare nuda distesa contro il corpo nudo del mio compagno - mi piace soprattutto avere tutta la parte davanti del mio corpo contro la sua."

"Mi piacerebbe stare nuda insieme con la mia amica anche lei nuda. Potremmo stare distese l'una contro l'altra e schiacciarci forte."

BACIARSI

"Tonnellate di baci sono le cose che piacciono a me."

"Baciarsi e guardarsi negli occhi,strofinare il viso contro il suo viso. Molte carezze su tutto il corpo -fianchi, schiena, stomaco, gambe, vulva, vagina, clitoride. Comunicazione verbale."

"Una volta il mio amante mi ha detto che voleva passare tutta una giornata a farmi quello che normalmente avrei fatto io - da quando mi alzavo a quando sarei andata a letto. Incominciò a lavarmi i denti e la faccia e poi a spazzolarmi i capelli e a vestirmi. Un'esperienza meravigliosa,non la dimenticherò mai per tutta la vita. Non ho mai passato momenti così intimi con un essere umano in vita mia,e adesso stiamo ancora insieme. Mettiamo le dita e la lingua in tutti i posti del corpo dell'altro e cerchiamo di stare fisicamente più vicini che possiamo. E' un compagno meraviglioso."

"Le esperienze migliori della mia vita sono state quelle sessuali, erotiche, ma non genitali; sono attimi di sguardi, di comprensione segreta, istantanea, "cosmica", con le persone che ho amato..."



SHERE HITE -Il Primo Rapporto Hite,un'inchiesta sulla sessualità femminile



In questo periodo mi chiedo sempre più frequentemente quanto siamo libere e liberi di vivere il contatto fisico con le altre persone, quanto ce lo permettiamo, quanto finiamo per aderire alla norma, ai comportamenti normati e soprattutto quanto liberando questa energia, questo amore, tantissimi malesseri potrebbero essere curati senza quella valangata di sostanze chimiche che ingeriamo ogni giorno per star bene, star male, dimagrire, ingrassare, piangere, ridere, vivere e sopravvivere

02/02/13

IO SONO BUONO / IO SONO BUONA

Oggi ho letto questa bellissima usanza Masai - probabilmente un'usanza condivisa da altri popoli


Quando qualcuno fa qualcosa di offensivo e sbagliato,
si porta la persona al centro della città,
e tutta la tribù viene e lo circonda.
Per due giorni ricorderanno a questa persona ogni cosa buona che abbia mai fatto durante la sua vita.

La tribù è convinta che ogni essere umano viene al mondo come buono
con la volontà di vivere di amore, pace e felicità,
ma a volte é nella ricerca di quelle cose che le persone commettono errori.

La comunità vede questi misfatti come un grido di aiuto.

Rimangono uniti per il bene del loro compagno o della loro compagna,

per tenere su il suo morale,
e dare il tempo di riconnettersi con la sua vera natura,

per ricordare chi è veramente,
fino a che non ricorda pienamente la verità
da cui era stato temporaneamente scollegato:

"IO SONO BUONO."

"IO SONO BUONA".


Saremmo / siamo / saremo mai in grado di fare così anche noi nella nostra società?
Quanto riusciamo a vedere ancora di buono nelle persone che non si comportano secondo le nostre aspettative?

C'è da riflettere, e molto, sulle nostre pratiche di correzione dei comportamenti devianti.

25/01/13

Il nucleo centrale



"Imparate a nutrire in voi un pensiero centrale, come un nucleo,
come un focolaio attorno al quale verrà a organizzarsi tutto il
resto. Attorno a questo nucleo potranno formarsi vari cerchi, ma
al centro deve esserci un unico pensiero. È a questa condizione
che darete significato e coerenza alla vostra vita. Non è
proibito avere la mente piena di idee e di progetti, ma si può
costruire qualcosa di solido partendo unicamente da un punto centrale.
Pochi uomini e donne si alzano al mattino con un’idea
fondamentale che guiderà la loro attività e il loro
comportamento durante tutta la giornata. Sin dal risveglio, i
più si agitano in tutti i sensi; escono di casa, rientrano, e la
sera si coricano esausti, per poi ricominciare l’indomani:
avranno forse altri pensieri, ma altrettanto disordinati.
Decidano finalmente di essere abitati e guidati da un’idea, e
allora altre forze si risveglieranno – forze che essi nemmeno
conoscono e che pure sono presenti nel loro subconscio e nelle
cellule del loro corpo – sostenendoli nei loro sforzi, così
che si sentiranno illuminati, aiutati e guidati. L’idea che
dovete porre al centro della vostra vita può tradursi con una
sola parola: luce."

Omraam Mikhaël Aïvanhov


Portare luce non è sempre facile, ma ci si può provare ... 

24/01/13

Dis - incantata

 
 
 
 
"Perchè mi dici cose fuggenti
 
che non sanno di vero,
 
perché inganni te stessa?
 
Il violino armonico che avevi dentro
 
si è rotto per sempre.
 
Inutile sperare...
 
Così aspetto che qualcuno
 
bussi alla porta,
 
e non solo il vento"
 
 
 
[Alda Merini]

23/01/13

about love

Per dare all'amore
- a ogni persona
- cosa
- situazione
- pensiero
che ci genera amore
un significato positivo
meraviglioso
inaspettato
inatteso






non scordiamoci mai di queste meravigliose parole






Ho imparato a non preoccuparmi dell'amore 
ma di onorare le sue visite
con tutto il mio cuore.
Esaminare i cupi misteri
del sangue
con mente allegra e
leggera,
conoscere il flusso delle emozioni
sciolte e veloci
come l’acqua.
La fonte sembra
qualche inesauribile
sorgente
all’interno della nostra doppia
o triplice essenza;
il nuovo viso che io
rivolgo a te
nessuno al mondo
l’ha visto
ancora.




[Alice Walker] 

18/01/13

Persone che non si toccano

Voglio riportare alcune righe scritte da Shere Hite a proposito di "Donne che non si toccano" anche se credo che sia un ragionamento applicabile a tutti i tipi di relazioni con il desiderio che ci toccheremo di più lasciando fluire i nostri desideri ...

Esistono molte manifestazioni verbali tra le donne, come telefonarsi con regolarità e anche visive, per esempio guardarsi negli occhi. Ma uno dei problemi maggiori nelle amicizie femminili è la mancanza di affetto a livello fisico. Le donne apprezzano le tante meravigliose manifestazioni affettive da parte delle amiche; tuttavia la fisicità è proibita, a eccezione dei baci o degli abbracci di saluto, perciò nella maggior parte dei casi questa espressioni affettive si limitano esclusivamente al livello verbale. Nelle mie ricerche, tra tutte le donne intervistate ho trovato solo rari esempi di persone che esprimevano il loro affetto fisico al di là dei baci di saluto. Per esempio, pochissime guardavano la televisione abbracciate, per quanto l'argomento fosse emerso nel primo rapporto Hite sulla sessualità femminile. Perchè l'intimità fisica nella nostra società deve essere tutto o niente, vero sesso o nessun contatto fisico? Si tratta di un'area ancora rigorosamente tabù per le donne, anche più del lesbismo.

STARE VICINE
Nella nostra cultura c'è fame d'amore; nelle amicizie le manifestazioni fisiche di affetto sono diminuite nel xx secolo rispetto al precedente,specialmente tra donne, ma anche tra uomini. Tutti hanno bisogno di affetto fisico, di non dormire sempre da soli. Ora che nelle nazioni più importanti metà della popolazione vive da single, in che modo ci si può procurare affetto? Così com'è strutturata attualmente,la società permette la condivisione di un'affettività fisica prolungata solo con un compagno o con il consorte. Come mai la nostra fisicità è stata talmente soffocata che chiunque tocchiamo per più di un minuto è considerato un amante? Come mai l'unico modo per ricevere calore fisico,e non per un solo istante, è quello di avere rapporti sessuali? Uno dei maggiori problemi insito nella nostra cultura è la negazione del valore e della "bontà" insite nella vita del corpo. La maggior parte delle donne sente che non è giusto coccolarsi abbracciate per un paio d'ore con un'amica a cui si vuole bene e che si conosce magari da anni,guardando la televisione oppure facendo un sonnellino. Perchè? Ciò che al tempo della scuola è ancora possibile diventa sempre più inaccettabile a mano a mano che diventiamo adulte. Un contatto fisico e intenso e protratto nel tempo è proibito. La nostra definizione di sesso è in moltoi casi troppo rigida per soddisfare davvero la vita sensuale. "Perchè il sesso dovrebbe essere definito un amplesso che porta all'orgasmo?". E' questa la domanda che si pone il primo rapporto Hite. Il sesso convenzionale è un insieme di attività programmate e prevedibili,in cui ai preliminari fa seguito la penetrazione, quindi l'amplesso e che culmina nell'orgasmo maschile:insomma lo scenario della riproduzione. E' ciò che si vede in quasi tutti i film commerciali che hanno scene di sesso e anche nei video erotici; le donne riferiscono che è questa l'organizzazione di base che la maggior parte degli uomini si aspetta in un rapporto sessuale,preliminari di vario genere a cui fa seguito, come "condizione necessaria e sufficiente", l'orgasmo in vagina. Ma quanti uomini lamentano il timore di non avere l'erezione? Sarebbe più gratificante per tutti, donne e uomini, se il sesso non venisse definito e diventasse un vocabolario personale dei modi in cui gli individui, seguendo le proprie emozioni, si esprimono reciprocamente con un ampia gamma di sfumature,e che solo a volte porta, attraverso varie modalità,alla penetrazione e all'amplesso.

BACI, ABBRACCI E TENERE PAROLE
Le lettere e i diari dellìepoca vittoriana dimostrano che le donne,sia a voce sia per iscritto,si esprimevano in maniera molto più intima di quanto non avvenga oggi,usando frasi come:"Mia carissima..." "Quando sono con te il mio cuore canta..." Oppure ricordando i momenti trascorsi insieme: "Il tuo calore era ovunque...". Erano frasi molto diffuse e si ritrovano un pò ovunque nei documenti scritti dalle donne del XIX secolo. Inoltre era abbastanza comune camminare in pubblico abbracciate o mano nella mano, senza che fosse considerata una stranezza o qualcosa di insolito, ma solo un segno di amicizia. Oggi questa eredità permane nel bacio sulle guancie che alle donne, ma meno agli uomini, è consentito scambiarsi come abitudine quando si incontrano e si congedano, tenendosi comunque a una distanza tale da impedire alle parti del corpo che si trovano sotto il collo di toccarsi.

ESPRIMERE AMORE
Non c'è nulla di sbagliato nell'usare verso un'amica espressioni come "tesoro","ti voglio tanto bene", normalmente destinate a un compagno,se ciò rivela i nostri sentimenti; dovrebbe essere possibile esprimere calore fisico e intimità senza che ogni gesto con intensità o valenza erotica venga inteso come un preliminare al sesso. Esistono diversi modi, ancora oggi piuttosto inesplorati, attraverso cui scambiarsi il calore di un contatto fisico. Per esempio può essere molto erotico e appagante il fatto stesso di guardarsi intensamente, oppure di premere i corpi l'uno contro l'altro a lungo, in piedi o sdraiati, forse uno dei bisogni e dei piaceri più importanti dell'essere umano. E nonostante questo, l'unico modo per ricevere un contatto pieno e gratificante che duri più di un minuto avviene attraverso il sesso. Perchè? Anche queste molteplici maniere di toccarsi e stare vicine possono diventare parte dei nostri nuovi progettti di vita.

15/01/13

Tenere aperta la scommessa [dedicato a Minerva]

 
In questi giorni di [gretta] campagna elettorale ho sentito una definizione di politica che mi piace assai



Politica è tenere aperta la scommessa



Cos'è la scommessa?

La scommessa è qualcosa che c'è ma non c'è del tutto.

È ciò che vorremmo che ci fosse.

È la via di mezzo tra la disperazione che ci immobilizza e la piena soddisfazione.

Non affannatevi a ricercare nei miliardi di dichiarazioni con cui i telegiornali, giornali, internet ci bombardano l'esponente del partito politico che ha detto ciò. Sono tutti così seri e serie [perché ci sono così tante donne ormai] nel dire che agiscono per il bene comune. Per il nostro bene. Scommettere pare un atto poco serio, superficiale, assurdo.

Può scommettere chi non ha niente da perdere. O meglio chi può perdere tutto. Perché questa non è la società che vuole. Il mondo che vuole. Comportarsi come chi può perdere tutto, perché aspira ad altro, desiderare, scommettere su qualcosa di diverso è la via. E incamminandoci per questa strada facciamoci accompagnare dalla fantasia. Cambiamo le regole del gioco, giochiamo ai nostri giochi e non a quelli inventati da altre persone. Spostiamoci, non facciamoci trovare. Senza paura di lasciare qualcosa che sappiamo non ci appartiene.

E *chiaramente* questo ragionamento non è applicabile solo alla politica, intesa come gestione del bene pubblico …