Oggi ho letto questa bellissima usanza Masai - probabilmente un'usanza condivisa da altri popoli
Quando qualcuno fa qualcosa di offensivo e sbagliato,
si porta la persona al centro della città,
e tutta la tribù viene e lo circonda.
Per due giorni ricorderanno a questa persona ogni cosa buona che abbia mai fatto durante la sua vita.
La tribù è convinta che ogni essere umano viene al mondo come buono
con la volontà di vivere di amore, pace e felicità,
ma a volte é nella ricerca di quelle cose che le persone commettono errori.
La comunità vede questi misfatti come un grido di aiuto.
Rimangono uniti per il bene del loro compagno o della loro compagna,
per tenere su il suo morale,
e dare il tempo di riconnettersi con la sua vera natura,
per ricordare chi è veramente,
fino a che non ricorda pienamente la verità
da cui era stato temporaneamente scollegato:
"IO SONO BUONO."
"IO SONO BUONA".
Saremmo / siamo / saremo mai in grado di fare così anche noi nella nostra società?
Quanto riusciamo a vedere ancora di buono nelle persone che non si comportano secondo le nostre aspettative?
C'è da riflettere, e molto, sulle nostre pratiche di correzione dei comportamenti devianti.
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