08/03/13

Resistenza [il coraggio una se lo può dare]

 

Nei giorni attorno all'8 marzo c'è un'enorme quantità di eventi sulle donne - quest'anno purtroppo si tende a parlare troppo [e male] di donna come vittima. Ho timore che si arriverà a pensare che se non muori allora non è violenza.  
Come ricercatrice che si occupa della storia delle donne oggi è toccato anche a me intervenire in un convegno. Ho deciso di condividere con voi la citazione finale, tratta da un articolo di Angiola Massucco Costa del 1960 "Il coraggio, uno se lo può dare". 

In questo articolo la Resistenza viene vista come fatto costante della storia, finché non si arrivi a un assetto giusto dei rapporti, dell'uso delle ricchezze e delle forze naturali, delle possibilità di fruire dei beni culturali. La resistenza si trova nell'opposizione alle ingiustizie operando per la libertà e il benessere di ogni persona. Massucco Costa scrive “i grandi fatti storici devono mutare nella coscienza nelle attitudini di pensiero e di azione prima di esplodere più o meno violente nei moti popolari. La storia è sempre in movimento e i cuori e le menti con essa. Nessuno ha il diritto di tenersi in disparte e dire: lasciamo fare a chi spetta. Spetta proprio a noi fare, e fare anche noi stessi, darci coraggio, ardore, pazienza, costanza.
Ma a fare cosa?
E come?
Bisogna cominciare col guardarsi attorno e domandarsi: va tutto bene?
Siamo rispettosi della personalità altrui e della nostra?
Siamo impegnati in un lavoro produttivo e siamo disposti a lottare perché esso ci sia dato se non ne disponiamo?
Ci interessiamo della cosa pubblica, siamo veramente cittadini di una repubblica fondata sul lavoro?
Siamo disposti a lottare contro la disoccupazione, le discriminazioni religiose, razziali, di sesso?
Siamo informati delle vie da seguire quando vogliamo elevare una protesta pubblica o presentare suggerimenti per modificare le leggi?
Ci muoviamo in qualche modo per opporci alle ingiustizie sociali?
Controlliamo che le libertà sociali, civili, politiche siano rispettate?”

Come avrete capito questo è anche un commento ai commenti dei risultati elettorali. Iniziamo da noi, sempre. Non deleghiamo mai la nostra felicità. 

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